E anche questo nodo al fazzoletto l’abbiamo tolto.
Cosa dire di “Hostel Part II” se non che è la fotocopia al femminile (sbiadita e molto più cialtrona) del precedente (qui da noi accolto con moderato entusiasmo)?
Che ha almeno tre punti a suo favore:
Dura un’ora e venti, non annoia e può vantare una citazione al quadrato (quella di Ruggero Deodato che a sua volta si autocita).
Il resto non esiste, o meglio, esiste in quanto esaltazione di uno studio sociologico della natura umana degno dei migliori salotti televisivi pomeridiani.
L’ostello slovacco del precedente capitolo continua a mietere vittime, il sangue scorre copioso più nel passaparola e nelle promesse dei trailer (salvo due o tre scene, tra cui si ricorda una novella Contessa Bàthory, impegnata nel suo quotidiano bagno di sangue), il tutto per dar forma a quella che si presenta come l’ennesima bolla di sapone, destinata ad essere accolta nelle afose seconde serate estive (con i dovuti tagli s’intende) per poi essere presto dimenticata.
Eli Roth ha avuto il suo attimo di celebrità con “Cabin Fever” (divertente, divertito e senza pretese), ora gode di una gloria riflessa (quella di Quentin Tarantino, bravo, bravissimo, ma dai gusti alquanto discutibili) sicuramente più duratura, ma le forzature intellettuali non fanno per lui.
Lo dimostrano le frequenti cadute di stile e i numerosi siparietti semi-comici:
Lì si che il film diventa godibile.
Cosa dire di “Hostel Part II” se non che è la fotocopia al femminile (sbiadita e molto più cialtrona) del precedente (qui da noi accolto con moderato entusiasmo)?
Che ha almeno tre punti a suo favore:
Dura un’ora e venti, non annoia e può vantare una citazione al quadrato (quella di Ruggero Deodato che a sua volta si autocita).
Il resto non esiste, o meglio, esiste in quanto esaltazione di uno studio sociologico della natura umana degno dei migliori salotti televisivi pomeridiani.
L’ostello slovacco del precedente capitolo continua a mietere vittime, il sangue scorre copioso più nel passaparola e nelle promesse dei trailer (salvo due o tre scene, tra cui si ricorda una novella Contessa Bàthory, impegnata nel suo quotidiano bagno di sangue), il tutto per dar forma a quella che si presenta come l’ennesima bolla di sapone, destinata ad essere accolta nelle afose seconde serate estive (con i dovuti tagli s’intende) per poi essere presto dimenticata.
Eli Roth ha avuto il suo attimo di celebrità con “Cabin Fever” (divertente, divertito e senza pretese), ora gode di una gloria riflessa (quella di Quentin Tarantino, bravo, bravissimo, ma dai gusti alquanto discutibili) sicuramente più duratura, ma le forzature intellettuali non fanno per lui.
Lo dimostrano le frequenti cadute di stile e i numerosi siparietti semi-comici:
Lì si che il film diventa godibile.
16 commenti:
Mamma mia io qui aggiungerei solo un bel grosso NO COMMENT e anche stavolta senza averlo visto. Sarà ma a me sti film qua non me sconfifferano prorpio. Hostel mi ha fatto proprio schifo, e non per sangue, arti o quant'altro, ma proprio come film.
Quindi il secondo me lo salto tranquillamente a occhi chiusi, dopo essermi buscata il sequel di 28 giorni dopo poi...mi basta e mi avanza...
Ale55andra
ecco un film che eviterò di vedere..già la visione di hostel per me era stata difficoltosa, e la tentazione di scappare era stata soppressa solo dalla speranza che tarantino non avesse davvero sbagliato..
magari in una di quelle afose seconde serate..
(buon anno)
Ma la signorina insanguinata sbaglio o si sta toccando le tette?? ma nn dovrebbe essere morta?
O questo era uno dei siparietti comici??
@ ale55andra: mah...io ci spero sempre in un guizzo, un segno, qualsiasi cosa...ma la maggior parte delle volte rimango deluso...
Vuoi dirmi che 28 settimane dopo non ti è piaciuto?
Io l'ho gradito...
@ anemicinema: buon anno anche a te!
Tarantno sbaglia, eccome...
@ trinity: non sbagli, si sta toccando le tette...quella è la Contessa Bàthory di cui parlavo sopra.
La vittima si trova sopra di lei...
mai detto il contrario,
la speranza tentava di resistere di fronte all'evidenza :)
Non posso vederli tutti. Questo di sicuro lo eviterò (spero che nessuno dica che è bello altrimenti sono rovinato). Grazie.
No Filippo non l'ho gradito particolarmente. Non fa schifo su tutti i fronti, ma secondo me il primo bastava e avanzava, ma presto pubblicherò la recensione ^^
Ale55andra
un caro saluto e auguri di un 20008 in blog. ciao nameerf (camera obscura)
hostel è il torture porn più pecoreccio mai visto! e la parte seconda...non ne parliamo, la scena dell'evirazione e del fallo dato in pasto ai cani l'emblema del cattivo gusto.
non ho ancora visto il primo che comunque vedrò a breve) fuguriamoci questo!comunque l' immagine postata è decisamente grottesca!
a me sto sopracciglione unito di roth non convince per niente..ti avviso comunque che sei stato nominato per il blogger thinking award!
@ anemicinema: lo so, la speranza è la causa delle più grandi delusioni (almeno per me) ;)
@ luciano: sicuramente ci sarà chi saprà apprezzarlo...per quanto mi riguarda puoi benissimo aspettare che lo passino in tv...;)
@ ale55andra: effettivamente nessuno sentiva il bisogno di un sequel, ma per quanto mi riguarda il tentativo è riuscito...attendo la tua stroncatura allora...;P
@ mario scafidi: verissimo, anche se l'evirazuione sui noi maschietti ha sempre un certo effetto...
@ deneil: guarda, con il suo esordio il sopracciglione mi aveva convinto...ora decisamente no!
Vedo che non è dispiaciuto neanche a te!
insomma...effettivamente scorre più del primo, ma non l'ho trovato niente di che...magari evitando la massiccia dose di psicologia spiccila l'avrei gradito di più...
Non l'ho visto (il primo mi è bastato), ma va dato atto a Roth (che resta un sublime cialtrone :-)) di avere un suo "stile" (mettilo tra mille virgolette però).
In altre mani (mi riferisco a "Severence") tematiche non troppo dissimili sono state "cucinate" molto peggio.
non so...ad essere sinceri severance non mi è dispiaciuto...l'ho trovato molto divertente...
Severence dici? Mah... de gustibus, a me non ha convinto.
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