Prima di addentrarsi nei meandri della terra di mezzo, prima di stupirci con la favolosa storia di king kong, prima di vincere oscar a dozzine e prima di inserire il suo nome nello star system hollywoodiano, Peter Jackson era un regista di nicchia, conosciuto nel circuito underground grazie ai suoi film horror-splatter diventati pietre miliari nella storia del cinema di genere.
Molti cineasti nati con i film di serie B hanno in passato deciso di cambiare per dedicarsi ad un cinema più impegnato e così ha fatto Jackson. “Creature del cielo”, che trae spunto da una storia realmente accaduta, rappresenta per il regista neozelandese il film della svolta, ma ragazzi, qui non si tratta di una svolta, ma di un giro della morte!
Questo film ci mostra la piena maturità di un regista cui forse andava troppo stretta l’etichetta di maestro dello splatter. Dimenticate intestini puzzolenti (e anche puzzoni, vedi “Braindead”), falciatrici frullamorti, fast-food intergalattici con pietanze a base di carne umana, sangue e cervelli in bella mostra. In “Creature del cielo” la violenza è minima, e molte volte non viene neanche mostrata direttamente, ma viene lasciata intuire. L’unica violenza è quella dell’amore fra Juliette e Pauline, due adolescenti dei primi anni ’50 che condividono un sentimento nato per caso tra i banchi di scuola, che le porterà a compiere un gesto estremo al solo fine di eliminare coloro che ostacolano la propria unione.
Il film è stupendo, P. Jackson dimostra di saper trattare con garbo e tatto argomenti delicati quali l’amore saffico tra le due ragazze o la loro follia. Senza mai rimanere distante o freddo ci mostra il sentimento innocente e puro che queste due “creature del paradiso” provano senza mai scandalizzare. Il regista, grazie anche all’aiuto di due interpreti bravissime(Melanine Lynskey e Kate Winslet, alla prima esperienza cinematografica ), ci rende spettatori degli eventi, ma ci tiene per mano e ci guida nella storia, convincendoci che non c’è niente di sbagliato in quello che fanno le due ragazze, L’evolversi degli eventi sembra una cosa naturale e inevitabile.
Anche la loro follia è mostrata come qualcosa di puro, delicato, fiabesco, quasi una dote concessa alle due innamorate. Un mondo incantato dove si mischiano personaggi reali e di fantasia, come il principe di plastilina con le fattezze di Orson Welles.
Nel complesso “creature del cielo” è un film completo, girato con metodo, che non presenta alcuna esitazione. Un film che si lascia guardare e non lascia indifferenti e dimostra che P. Jackson non è solo il regista dell’Horror o dei Colossal.
Molti cineasti nati con i film di serie B hanno in passato deciso di cambiare per dedicarsi ad un cinema più impegnato e così ha fatto Jackson. “Creature del cielo”, che trae spunto da una storia realmente accaduta, rappresenta per il regista neozelandese il film della svolta, ma ragazzi, qui non si tratta di una svolta, ma di un giro della morte!
Questo film ci mostra la piena maturità di un regista cui forse andava troppo stretta l’etichetta di maestro dello splatter. Dimenticate intestini puzzolenti (e anche puzzoni, vedi “Braindead”), falciatrici frullamorti, fast-food intergalattici con pietanze a base di carne umana, sangue e cervelli in bella mostra. In “Creature del cielo” la violenza è minima, e molte volte non viene neanche mostrata direttamente, ma viene lasciata intuire. L’unica violenza è quella dell’amore fra Juliette e Pauline, due adolescenti dei primi anni ’50 che condividono un sentimento nato per caso tra i banchi di scuola, che le porterà a compiere un gesto estremo al solo fine di eliminare coloro che ostacolano la propria unione.
Il film è stupendo, P. Jackson dimostra di saper trattare con garbo e tatto argomenti delicati quali l’amore saffico tra le due ragazze o la loro follia. Senza mai rimanere distante o freddo ci mostra il sentimento innocente e puro che queste due “creature del paradiso” provano senza mai scandalizzare. Il regista, grazie anche all’aiuto di due interpreti bravissime(Melanine Lynskey e Kate Winslet, alla prima esperienza cinematografica ), ci rende spettatori degli eventi, ma ci tiene per mano e ci guida nella storia, convincendoci che non c’è niente di sbagliato in quello che fanno le due ragazze, L’evolversi degli eventi sembra una cosa naturale e inevitabile.
Anche la loro follia è mostrata come qualcosa di puro, delicato, fiabesco, quasi una dote concessa alle due innamorate. Un mondo incantato dove si mischiano personaggi reali e di fantasia, come il principe di plastilina con le fattezze di Orson Welles.
Nel complesso “creature del cielo” è un film completo, girato con metodo, che non presenta alcuna esitazione. Un film che si lascia guardare e non lascia indifferenti e dimostra che P. Jackson non è solo il regista dell’Horror o dei Colossal.
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